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APPUNTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN SITO INTERNET

L’ingresso del computer nella nostra vita  ha comportato non poche modifiche al nostro modo di pensare e agire. Soprattutto le generazioni più giovani ne sanno qualcosa al riguardo. Le fasce di età più avanzate non riescono a capire queste nuove realtà e generalmente esprimono un rifiuto immediato. Me ne sono reso conto durante un incontro che ho avuto, con un professore di fama internazionale, nel mio ufficio della Pontificia Università Urbaniana. Il chiarissimo docente, vantandosi di pubblicare ogni anno vari libri, si era dichiarato uno strenuo oppositore del computer e la sua tecnologia. Per lui ciò che valeva era solo la penna e la carta stampata. Tutto il resto lo considerava tempo perso. Allora mi sono permesso di chiedergli: “Ma lei per chi scrive?” e lui quasi incredulo per un siffatta domanda “ Come? È evidente che scrivo per i miei alunni e tutti coloro che ritengono di fare un percorso di conoscenza e di scienza!”. Allora io ho ribattuto che questi destinatari ai quali voleva trasmettere il sapere erano ormai incalliti fruitori della tecnica digitale e quindi ne erano plasmati.
Gli ho dimostrato come il suo operato diventasse sempre più difficile perché, in quanto lontano dai suoi destinatari, non sarebbe riuscito a capire la loro persona. Il docente, con un volto un po’ perplesso, ha tentato di dire qualche cosa ed io subito ho rincarato la dose dicendogli che vale sapere tanto se non sappiamo comunicare: noi non possiamo pensare che gli altri siano dei recipienti pronti a solo ricevere, ma c’è una certa interrattività-sinergia nel rapporto che caratterizza il principio comunicativo. Allora al noto professore non è restato che far affiorare dal suo pallido volto un debole sorriso e, alzando le spalle, ribadire il suo ostinato rifiuto alla nuova tecnologia. Al che ho concluso dicendogli che forse era meglio che risparmiasse le sue fatiche di scrivere e si concentrasse di più nell’ascoltare per evitare di insegnare ‘a vuoto’.
Io credo ciò che succede al famoso professore può succedere anche a noi quando non cerchiamo di conoscere gli altri. E conoscere e imparare ad usare il computer è un modo di capire meglio i nostri destinatari. Passare per questi percorsi tecnologici è pure un modo di sforzarci a comprendere in che modo il computer condiziona il nostro modo di pensare e agire.

Dopo queste breve premessa possiamo ora soffermarci all’aspetto più tecnico per una realizzazione di un sito internet. L’attività deve essere affrontata come un qualsiasi progetto, quindi devono essere definiti gli obiettivi da raggiungere e quindi gli strumenti da utilizzare.

Iniziamo dagli obiettivi.
È innanzitutto opportuno analizzare i potenziali destinatari del sito web: “chi sono?” e “quale o quali obiettivi si vuol raggiungere?”. Senza queste premesse non è opportuno iniziare un progetto.

La prima pagina, home page, è la facciata di tutto il progetto. Se questa si presenta bene è facile che possa interessare colui che si collega e così possa aumentare il suo interesse in una sua possibile ricerca. La prima pagina dovrebbe contenere in sintesi, preferibilmente in una sola videata, tutta l’impostazione del sito di modo che l’utente non abbia difficoltà di ricerca. È  importante renderla oltre che attrattiva anche leggera e cioè non caricarla di troppo immagini pesanti, perché non si deve mai dimenticare che non tutti gli utenti possiedono tecnologie all’ultimo grido. Quindi le immagini devono essere ottimizzate in GIF o JPG per renderle più leggere possibili.
Ancora in merito alle immagini, è bene ridurle prima attraverso un programma specifico del caricamento in internet.

È consigliabile che il sito abbia un minor numero possibile di animazioni così diventa meno pesante il caricamento e quindi più veloce. Altrimenti si rischia di selezionare i nostri navigatori, in base alle possibilità economiche di acquisto dell’hardware, riducendo la quantità dei fruitori (che non è corrispondente alla qualità dei soggetti). Quindi una pagina web che sia il più semplice possibile, con questo però non si intende banale, può essere più fruibile e forse anche più convincente.
Il tipo di carattere, i colori, le immagini, le impaginazioni, le strutture dinamiche devono sempre rispettare i contenuti e i destinatari prefissati;
è  importante quindi avere una minima nozione di chi sono per esempio i ricettori di questi nostri messaggi. Questo vale tanto per la composizione del testo quanto per la redazione dello stesso.
Chiarezza, semplicità, brevità e approfondimento appaiono come elementi indispensabili per una redazione on-line.
I caratteri, i font delle lettere, per esempio sono consigliabili i sanserif, times, verdana, ariel, helvetica e courier.
Il web riconosce 256 colori base e suggeriamo di usare colori tenui per non creare problemi alla vista.
 
Come criterio base, ripeto, ogni volta che si produce qualcosa per internet è bene sempre pensare a quell’utente più arretrato possibile di modo da non complicare l’uso dello stesso sito. Attraverso questo immaginario ci è possibile una buona realizzazione.

Questo tipo di lavoro informatico-web ci permette di archiviare per lunghi tempi e nello stesso tempo riprodurre testi a costi limitatissimi, a dialogare e lavorare con chiunque a distanze senza confine, in tempi molto ristretti e contemporaneamente con una quantità infinita di dati che solo questa nuova tecnologia riesce a fornirci. 

Per affrontare l’attività di sviluppo è opportuno avere delle buone conoscenze di base, esse debbono essere acquisite tramite un corso su personal computer comunemente chiamato “alfabetizzazione informatica”.

I software, i browser ed i gestori di posta elettronica che sono probabilmente gli applicativi più usati risultano essere i prodotti che fanno riferimento a MicroSoft (Word ed Excel di Office XP). Sono strumenti di largo uso per scrivere e impaginare ogni documento, per impostare tabelle, disegnare grafici e statistiche. Sarebbe interessante pure sapere alcuni fondamenti teorici di sistemi di gestione delle basi di dati. Il modulo Access di Office può aiutare a creare una piccola base di dati. Tutto ciò ci aiuterà a realizzare delle specifiche pagine web da inserire in Internet.
Comunque il primo passo da effettuare per aver un proprio sito è la sottoscrizione di un contratto (da € 28 in su) con un provider ( Yahoo, Tiscali, Tin, Alice, ecc..) cioè con la ditta che fornisce lo spazio su un server e la messe in rete mondiale ( World Wide Web Internet) del sito. Questo provider fornirà e consiglierà lui stesso un prodotto per scrivere/aggiornare le pagine del sito nel formato HTML; i prodotti più diffusi sono: Microsoft FrontPage, Macromedia Dreamweaver, ecc..

Una pagina web risulta generalmente di tre tipi di informazione: testo, grafico e ipertesto.
Che cos’è l’ipertesto?
L’ipertesto è quel testo evidenziato, messo in risalto, che l’utente può attivare per accedere ad un’altra pagina HTML dello stesso sito o di un altro. La differenza tra un documento ipertesto e un documento normale consiste che l’ipertesto contiene, oltre le informazioni, una serie di collegamenti con altri documenti relazionati, di modo che il lettore può passare da un tema all’altro e ritornare poi quando lo desidera al documento originale.
Altre cose facoltative, però non consigliabili per i motivi enunciati precedentemente per le animazioni, sono la musica ed i filmati.

Per ultimo credo importante sottolineare che pure noi del PIME non ci siamo sottratti alla nuova tecnologia e le varie iniziative di siti ce lo testimoniano. Allora mi chiedo “come fare affinché possa rispondere ad una azione di comune unione di tutto il nostro Istituto?” “Come evitare in una possibile frammentazione del percorso evangelizzatore?”.

Claudio Pighin

 

 

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