Delle
tredici organizzazioni non governative di chiara matrice
ecclesiale presenti in Cambogia, New Humanity, promossa
dal PIME a partire dal 1990, sotto la responsabilità di
p. Toni Vendramin., e finanziata in buona parte dai
fondi dell'otto per mille della Conferenza episcopale
italiana, è quella che più si caratterizza per un
approccio complessivo, adottando cioè di fatto precise
porzioni di territorio e identificandone tutti i bisogni
specifici.
E' il caso di Ampeu Prey e Kandaok, due comuni con
complessivi 17 villaggi nella provincia di Kandal, 35 km
a sud di Phnom Penh, un'area completamente rurale.
L'intervento si svolge, dal 1994, sui seguenti settori:
agricoltura, educazione, sanità, promozione della
donna. Sono coinvolte 2080 famiglie che formano una
popolazione di oltre 10 mila persone.
Quanto all'agricoltura ci si occupa sia di coltivazioni
che di allevamento - dice Marco Landi, 30 anni,
vicedirettore di New Humanity in Cambogia -. Cerchiamo
di migliorare la produttività del suolo con nuove
tecniche di coltivazione del riso e di ortaggi, di
semina e di concimazione, ma anche di difesa dai
parassiti, dai topi e di recinzione dei campi e degli
orti per impedire l'ingresso di animali randagi o da
cortile". "La cosa più difficile - aggiunge
Hervé Roqueplan, 31 anni, francese, responsabile del
progetto che New Humanity sta per avviare a Boribor, 100
km a nord di Phnom Penh, - è indurre i contadini a
cambiare abitudini secolari. In genere bisogna
convincere prima alcune famiglie a stare al gioco, poi
gli altri seguono quando vedono i risultati". La
"banca del maiale" funziona pure così. Si
consegna un maialino femmina ad una famiglia che dà
prova di poterlo allevare. Quando poi questo partorisce
si prelevano due piccoli da affidare a due nuove
famiglie. La scrofa e gli altri neonati rimangono al
primo beneficiario, che è ormai in grado così di
avviare un ciclo redditizio. Il progetto è iniziato nel
2000 con 10 famiglie. Ora è già esteso a 26 famiglie.
La carne di maiale è ben pagata in Cambogia,
l'equivalente di un dollaro al chilo (molto più, ad
esempio che nelle Filippine, dove non si prende più di
75 centesimi al chilo). Un maiale di 100 chilogrammi
equivale quindi a cinque mensilità di un maestro
elementare. New Humanity cerca di ottimizzare
l'agricoltura familiare di sussistenza, perché
nient'altro è possibile nella zona, visto il
frazionamento della proprietà e l'alto numero di
famiglie che dipendono dalla terra. Nella zona di Ampeu
Prey è nata anche una prima piccola cooperativa con il
sostegno di New Humanity ed un primo contributo di 5000
riel (poco più di un dollaro) da parte di ognuno dei 27
soci. Il vantaggio è di aver i prodotti di prima
necessità sul posto, senza spese di trasporto per
recarsi al mercato. A fine anno i migliori clienti
ricevono inoltre un piccolo buono acquisto come
ulteriore incentivo. Si tratta di una piccola
iniziativa, visto che l'incasso non supera mai i 30
dollari mensili, ma significativa per il livello di vita
e la necessità che le comunità hanno di imparare ad
organizzarsi e promuovere iniziative di solidarietà a
vantaggio di tutti.
Anche nel campo dell'educazione "New Humanity non
vuole creare un sistema scolastico alternativo a quello
statale - dice Cristina Togni, missionaria laica PIME, -
eccetto che per le iniziative di cui lo stato non vuole
o non può farsi carico". Cristina infatti ogni
mattina fa il giro dei villaggi con una vecchia macchina
delle Nazioni Unite per raccogliere disabili e
handicappati. Sono ragazzi piccoli, ma anche adulti fino
a quarant'anni. La scuoletta che frequentano ogni
giorno, imparando a leggere, a scrivere e far di conto
(il tutto accompagnato naturalmente da un lauto pranzo
in tarda mattina e da un bagno salutare nel pomeriggio)
è poco lontana dal campo base di New Humanity ad Ampeu
Prey. New Humanity promuove anche l'alfabetizzazione
degli adulti con piccoli gruppi di vicinato che si
riuniscono due o tre volte la settimana sotto la guida
di un insegnante alle dipendenze dell'organizzazione. I
ragazzi autosufficienti ed in età scolare vengono
invece aiutati a frequentare le scuole pubbliche.
Tutt'al più New Humanity offre loro un corso
integrativo per metterli in condizione di riprendere gli
studi interrotti e seguire le lezioni. Il livello di
analfabetismo in Cambogia rimane troppo alto, mentre
solo l'alfabetizzazione può consentire in futuro agli
individui di uscire dal circolo della povertà e del
sottosviluppo. A Boribor il progetto prevede corsi di
alfabetizzazione biennali per giovani dai 13 ai 17 anni
(soprattutto ragazze), che non intendono più tornare a
scuola, ma sono interessati ad una formazione culturale
di base. New Humanity sostiene complessivamente in
Cambogia circa 2000 studenti.
Il terzo capitolo di intervento di New Humanity è la
sanità di base. Le malattie più comuni tra i bambini
sono malnutrizione, bronchite, febbri tropicali,
malattie della pelle, a volte casi di tetano. Le donne
sono affette più comunemente da malattie della pelle,
raffreddori, febbri tropicali, diarrea, ma vengono anche
riportati casi di gastrite, tetano, tubercolosi e aborti
spontanei. La popolazione maschile soffre invece di
malattie della pelle, nevrosi, malaria, gastrite e
infezione agli occhi. Per tutti c'è sempre il rischio
Aids. New Humanity svolge una funzione di collegamento
con le strutture sanitarie pubbliche, ma anche di
educazione nelle scuole e nei villaggi per prevenire le
malattie più comuni. "Spesso è solo questione di
igiene e pulizia - insiste Hervé Roqueplan -, ma i
comportamenti non sono così facili da cambiare. Coloro
che hanno studiato sanno cosa sono e che esistono i
microbi, i batteri…, ma prova tu a spiegarlo a chi ha
una mentalità solo visiva e pratica. I microbi non si
vedono, non si toccano; il che vuol dire la minaccia non
esiste!".
Sul fronte del miglioramento sanitario, molto dipende
quindi dal successo o meno dell'attenzione prioritaria
che New Humanity sta dando nelle aree di intervento alla
promozione della donna, per una sua migliore capacità
di risposta alle sfide della famiglia e della società:
cura dei figli, riduzione e distanziamento delle
gravidanze… L'alfabetizzazione naturalmente è una
chiave importante in vista del riscatto femminile, ma
anche la capacità di lavoro autonomo, soprattutto nel
settore tessile e dell'artigianato. Il lavoro significa
indipendenza e dignità, oltre che un ulteriore
contributo al sostentamento della famiglia. Taglio,
cucito e ricamo riempiono il tempo lasciato libero
dall'agricoltura, soprattutto durante la stagione secca.
New Humanity si avvale di uno staff di circa 70 persone,
quasi tutte locali. "E' un investimento anche
questo - dice Hervé -. Quando l'ONG avrà concluso il
suo intervento, loro resteranno sul posto e saranno una
risorsa preziosa per le comunità in cui continueranno a
vivere. In questi anni hanno appreso una cultura
dell'organizzazione, dello sviluppo comunitario, della
collaborazione, della pianificazione che continueranno
ad utilizzare".
LAGO 94
Kawsap
Boan è un villaggio meglio noto come Lago 94, per due
motivi: perché vi transita appunto il canale di
irrigazione 94 e perché durante la stagione delle
piogge la località si riduce ad una fila di palafitte
sgangherate, che a malapena emergono da due o tre metri
di acqua, lungo la strada che corre parallela al canale.
Il villaggio dovrebbe essere solo una sistemazione
temporanea per famiglie povere, che durante la stagione
delle piogge si danno alla pesca e durante la stagione
secca, quando le acque si ritirano, e il lago diviene
terreno coltivabile, seminano riso e verdure. Ma col
passare del tempo il villaggio è divenuto residenza
stabile di numerose famiglie di senza terra e profughi
da altre zone del paese. Non è nemmeno chiaro se la
zona faccia tecnicamente parte dell'area affidata a New
Humanity, ma lo staff sta ultimando la costruzione di un
piccolo centro sociale per le attività promosse
dall'organizzazione. Quando arriviamo è in corso -
all'ombra di un albero, ma in un caldo torrido, tutti
seduti sulla strada - una lezione alle mamme circa la
corretta nutrizione e l'importanza della vaccinazione
dei bambini, presso l'ambulatorio pubblico. Sono già
iniziati anche i corsi di alfabetizzazione degli adulti.
Un'altra ONG si è offerta di occuparsi dell'istruzione
dei bambini. "Qui è l'unica possibilità che c'è,
- spiega Marco Landi - perché la scuola pubblica è a
cinque km di distanza, da percorrere tutti i giorni in
barca a forza di remi, durante i lunghi mesi della
stagione delle piogge. Impossibile!". Il Lago 94 è
la prova evidente e quasi urtante della povertà e
dell'arretratezza in cui versano ancora vaste aree
rurali in Cambogia.
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