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LA SFIDA DELL'INTERNET

  1. Il fenomeno internet.

  2. Alcune puntualizzazioni

  3. Quali cambiamenti possiamo notare


IL FENOMENO INTERNET

Penso con una certa naturalezza ai tempi della scoperta della stampa ed immagino quanto resistenze avrà avuto allora mettendo in discussione la sua effettiva efficacia. Chissà quante discussioni, lotte ideologiche, incomprensioni ed atteggiamenti ostili. Ci è voluto un certo tempo e poi siamo tutti consapevoli quale conseguenza ha avuto nella storia dell'umanità quella invenzione di Gutemberg.
Alla stessa stregua vedo l'irrompersi della tecnologia digitale. Ci vorranno ancora dei tempi per poter entare, in maniera direi quasi superba come è poi divenuta per la stampa, nella vita dell'essere umano. È questione di tempo e poi eccola lì la nuova teconologia digitale che la farà da padrone. Pensate alla prima rete di informatica l'ARPANET nata nel 1968, progenitrice di INTERNET, per collegare 30 università americane che operavano su progetti comuni di ricerca. Sono passati pochi anni e il mondo digitale si è perfezionato sempre più estendendosi a macchia d'oglio ovunque. Internet, la Rete delle reti, altro nonè che il risultato dell'interconnessione di migliaia di reti computer, che si trovano ovunque nel piccolo pianeta terra.
Internet si presenta, se così possiamo sintetizzarlo, in quattro forme principali e che non sono escludenti fra loro:
1. Siti e portali
2. Bollettini e newsletters
3. Giornali e riviste on-line
4. E-mails

Vediamo come le dimensioni del fenomeno ed i tassi di crescita dimostrati da alcuni indicatori:
· I possessori di computer sono 14 milioni in Italia e cioè equivale dire una persona ogni quattro; in Europa coloro che possiedono sono 82 milioni, e mettendo assieme Europa Usa e Giappone sono 300 milioni.
· In Italia sono 9,5 milioni di persone che si collegano ad intenet. Provate a pensare che nel 1996 i navigatori erano solamente 720 mila, e nel 1998 è salito a 3,2 milioni. Quindi la tendenza è aumentare con il tempo che passa. Questi ultimi dati ricorrono allo scorso anno.

Le persone che si collegano ad internet, in Italia, si dividono attualmente in queste cifre:
dei 9,5 milioni che navigano, 5,2 milioni si collegano da casa, e tra questi il 33% è rappresentato dalle donne.
Il sistema non è più solo strumento di lavoro ma di comunicazione, di gestione degli affari, privati e pubblici, di intrattenimento e di interazione in generale.
Il 36 % di coloro che si collegano ad internet naviga per un numero di ore giornaliere che va dalle 5 a più di 10 . Solo il 15 % lo usa per meno di un'ora.
Purtroppo anche qui si crea il divario tra i paesi sviluppati e quelli sottosviluppati: Il 70% dell'umanità non conosce internet e solo il 6% ha accesso alla rete; il 97% dei siti web, il 95% dei server e l'88% degli utenti si trovano nei paesi industrializzati. Il 57% dei navigatori risiede negli USA e in Canadà, mentre l'1% è in Africa e Medio Oriente.
In termini finanziari possiamo dire che poco più del 3% degli investimenti pubblicitari (propaganda) mondiali sono attratti dall'internet. E questo sembra che sia destinato a salire con il tempo.
Che cosa fanno?
Le applicazioni spaziano dal privato al pubblico, dall'aziendale al sociale.
Tra le più significative:
· La posta elettronica, e-mail, è una specie di lettera telefonata che può arrivare in tutto il mondo in maniera velocissima ed a prezzi bassissimi.
· I new group, è un'immensa bacheca elettronica a cui ognuno può accedervi per leggere i messaggi lasciati ad altri ed inserire a sua volta i propri; dibattito pubblico.
· Le chat, che permettono uno scambio di chiacchere, pareri e notizie tra più persone connessi in rete in luoghi più disparati, come se fossero in una stanza, e soprattutto mantenendo un certo anonimato fisico.
· Il www, è la ragnatela attraverso la quale internet ci cattura. Acronimo di World Wide Web, servizio con interfaccia ipertestuale che comprende informazioni ipermediali e multimediali visibili attraverso il browser ( È il software che consente di navigare da un sito a un altro e di esplorare i documenti presenti sul www). Un recente censimento indica più di 4600 i siti religiosi in Italia attivati dalle realtà ecclesiastiche ( Diocesi 140, Parrocchie oltre 2000, Associazioni e movimenti ecclesiali 800, Santuari e monasteri 230, Istituti religiosi e missionari 450, quelli dedicati alla stampa, all'informazione e editoria 250, banche di dati 25).
· e-commerce, commercio elettronico; grazie a questo sistema è possibile acquistare prodotti e servizi direttamente in rete.
· e-government, ovvero lo scambio di informazioni tra le amministrazioni pubbliche, e tra di esse ed i cittadini.
Vi è per cui una caratteristica comune in tutto ciò: tutti possono entrare in comunicazioni con tutti, in tempi zero e indipendentemente dalla localizzazione fisica. Però è bene notare che questa evoluzione tecnologica permette tutto questo, ma in cambio bisogna acquisire nuovi codici e modi di comunicazione.
E tutto ciò ha influenzato ed influenza sempre più il comportamento umano e relezionale delle persone. Vi entra per cui una nuova convivenza dandone una impronta completamente a quella del passato.
Lo scorso anno facevano delle previsioni che quest'anno ci sarebbero 300 milioni di telefonini in Europa, coloro che navigano in internet ci sono 13,5 milioni in Italia e 135 milioni in Europa.
Quindi la tendenza di questi dati sono destinati a crescere sempre più con il tempo.

 


ALCUNE PUNTUALIZZAZIONI

Questa nuova realtà tecnologica digitale che è avvenuta e continua a divenire con una certa celerità mai riscontrata nella storia dell'essere umano porta degli scombussolamenti nella vita individuale e sociale. Vari sono però gli atteggiamenti di fronte a tale fenomeno: un rifiuto totale da alcuni, altri se ne infervoriscono per l'attrazione tecnologica, ma senza riuscirne effettivamente ad entrare nella sua logica ed altri che si buttono a capofitto quasi facendo un tutt'uno con esso.
1. Coloro che si rifiutano sostengono la tesi che è tempo perso mettersi in queste nuove realtà in quanto sono di età avanzata e non sono stati abituati alle recezioni di nuove realtà che possono cambiargli la routine giornaliera. La loro vita è già stata programmata e per di più sono ormai abituati in quel stile di vita che non permette più di avventurarsi in altre esperienze. C'è un certo immobilismo.
2. Coloro che si sono esaltati di fronte a questa nuova tecnologia sono stati praticamenti i primi clienti, acquisendone i prodotti senza però conoscerne correttamente la loro portata ed il loro stesso uso. Possiamo dire una totale dipendenza ed euforia per la sua esteticità.
3. Quelli invece che si sono buttati a capofitto si sono integrati in tale nuova realtà quasi identificandosi con essa. Sono i veri esperti, però creando un'altra dipendenza: senza questa tecnologia sembra impossibile vivere. Qui nasce un nuovo modo di vivere e di pensare. Un nuovo mondo si profila per questa realtà, anzi capovolge la stessa realtà del passato e non la prolunga come alcuni la ritengono.

Di fronte a questo nuovo scenario ci rendiamo conto quanto sia difficile per esempio una convivenza di queste tre realtà. Io direi che ci lascia un pò inquieti e sorgono delle spontanee domande:
· Come rendere possibile un dialogo tra di loro?
· Come fare per non esasperare la convivenza degli uni con gli altri?
· Quali sono gli elementi che potrebbero unire anziché dividere?
· Il nuovo mondo digitale come renderlo un vero servizio dell'umanità?
· L'evangelizzazione come può meglio valersi di un tale mezzo?
· Il nuovo mondo digitale può favorire più giustizia e fratellanza nel mondo? Come fare?
· Il nuovo mondo digitale sarà la vera svolta del mondo per una sua corretta comprensione?

La virtualizzazione: la elusione del contato fisico pone problemi di riconoscimento, di comportamento, giuridici, di privacy, di etica in generale, nuovi rapporti ...
La fragilità del sistema in quanto il suo formato trasmittibile in rete è totalmente dipendente dall'energia o da altri componenti tecnici che qualora venissero meno mettono in ginoccchio la stessa società.

La Chiesa è chiamata in campo ad affrontare tale realtà non come una semplice spettatrice, ma come una vera protagonista. Il principio ecclesiale che proviene dal mandato evangelico di educare sempre e ovunque è sempre più valido. Per cui anche questo nuovo mondo digitale ha bisogno di essere istruito conforme il mandato di Gesù il Risorto. La nuova cultura virtuale richiede tempi, spazi e strutture nuove per una nuova evangelizzazione. Quindi il primo atto a prendersi in considerazione è proprio questo: una realtà totalmente differente che non richiede un'azione evangelizzatrice "sic et simpliciter" trasferibile dal passato al presente, ma adeguando un'azione appropriata ai nuovi tempi.
Questa cultura virtuale è così veloce che la stessa Chiesa ha delle difficoltà ad accompagnarla. Certamente non può pensare di ridursi ad una comunità virtuale e cioè ad una "Chiesa elettonica" per poter meglio affrontare i nuovi tempi. Invece si servirà di questa nuova realtà mediatica per poter testimoniare il "Depositum fidei" che l'ha sempre contraddistinta nella sua storicità. Il mezzo elettronico è sempre un mezzo e non può essere altro, e per cui la sua funzione è quella di fungere come supporto all'azione evangelizzatrice della Chiesa. Il pericolo sta proprio lì, e cioè di fare della nuova realtà digitale un fine a se stesso.
Un aspetto della cultura digitale ha la tendenza di isolare lo stesso essere umano, favorendo l'individualismo. Ecco allora che l'azione della Chiesa ha un ruolo importante di testimoniare l'importanza del valore comunitario. L'essere umano si esprime come tale a partire pure dall'aspetto comunitario, ed inoltre diventa difficile di vivere la stessa vocazione cristiana solo soletto. La Chiesa come non mai è così preziosa a dimostrare tutta la sua carica comunitaria. Quindi una evangelizzazione senza comunità diventa difficile.
In questo senso possiamo dire che è attraverso la comunità che si riscatta la dimensione umana dandogli una maggior responsabilità di vita cristiana.
Se da un lato la cultura virtuale tende a frammentizzare ed isolare l'individuo, dall'altra la Chiesa attraverso l'azione comunitaria aiuterà a ricomporre l'essere umano dando sempre più consistenza alla comune unione.
Ed in questo senso la Chiesa non può sottrarsi all'impegno di testimoniare la sua azione attraverso queste nuove tecnologie, che tra l'altro la favoriscono ad essere presente in ogni canto del piccolo pianeta terra con tempi e spazi nuovi che mai ha avuto, ugualmente come ha sempre fatto con gli altri mezzi, soprattutto la carta stampata.
Riconoscendo l'importanza dei nuovi mezzi e cercando il giusto investimento si aggiunge quanto segue:
· È sufficiente possedere una tecnologia senza conoscere effettivamente l'intrisicità del suo linguaggio?
· Quali studi e riflessioni ( se ci sono) fanno parte della nostra formazione dentro di questo ambito del digitale?
Oltre a sapere manuseare tali mezzi dobbiamo capire tutto ciò che comporta l'entrata in scena di tale tecnologia. Questi mezzi non sono così neutrali ed inodori da non influenzare la vita umana. Anche se non tutti possiedono tale tecnologia però ne verranno, in un certo senso, contagiate. Il computer, una macchina fatta dall'essere umano, si imporrà nella stessa vita umana come qualsiasi necessità basica giornaliera. Quindi questa esigenza imporrà suoi stili di vita e obbligazioni che coinvolgeranno in maniera decisiva la vita della creatura umana.

 


QUALI CAMBIAMENTI POSSIAMO NOTARE?

La comunicazione digitale è così veloce che le persone hanno acquisito una velocità di locomozione immaginativa straordinaria. A partire da questa caratteristica non ci saranno limiti nel pensare come risolvere le prospettive giornaliere. Ed in questo senso lo spazio e il tempo assumono conottati ben differenti che nel passato. Quindi si prospetta sempre più un essere umano ben più potente e più planetario che nel passato. Oggi egli si sente più aggiornato, più autonomo perché può decidere ciò che vuol sapere e come sapere, come muoversi e dove muoversi. Effetivamente sembra che abbia tanta libertà che non riesce più a discernere la fonte di ogni cosa e chi gli ha fatto questo grande dono di tanta conoscenza e soprattutto perché glielo ha fatto.
La sua azione di integrazione a tale nuova sistema non gli da il tempo e la possibilità di capire il perché di tutto questo, perché questa azione integrativa lo assorbe totalmente. Ed il susseguirsi delle novità tecnologiche sono sufficienti per riempire le sue capacitá esaustive intelletive.
Quindi cosa comporta tutto ciò?
La macchina comincia ad imporsi sempre più, a determinare il suo stile di vita. Tanto nella vita individuale come in quella sociale tutto dipende da quel "mondo". Infatti è comune sentire tra le persone che si ripetono costantemente parole come "computer, internet, e-mail, schermata...". Mentrei una volta era comune dire ti mando una cartolina, una lettera , oggi invece è sostituito ti mando un e-mail... La stessa terminologia cambia e quindi il modo di pensare cambia, e se questo cambia pure il modo di agire non sarà più lo stesso. Quante meraviglie, soprattutto tra i più anziani, nel vedere il nuovo modo di affrontare la vita. E molti non se ne danno quasi pace. Ma il "mare per nuotare" è questo. Per cui la prima lezione di fronte ai nuovi cambiamenti è sapere mantenerci capaci di "nuotare costantemente", benché le acque possano cambiare. Ciò significa che mai possiamo dire che abbiamo imparato tutto, e che ora viviamo di rendita di ciò che abbiamo appreso nel passato. Possiamo essere conoscitori di tante cose, fosse anche più degli altri, ma questo non ci dispensa a mantenerci costantemente proiettati al nuovo che ci sta sempre davanti.

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